Il 27.6.2015 è stato pubblicato il decreto legge contenente le misure urgenti in materia fallimentare, civile e processuale civile e di organizzazione e funzionamento dell’amministrazione giudiziaria.

Il 1° luglio è iniziato l’iter parlamentare per la conversione in legge del decreto che dovrà avvenire entro il 26 agosto.

L’unico intervento riservato al codice civile è dato dall’introduzione dell’articolo 2929-bis c.c., relativo all’espropriazione di beni oggetto di vincoli di indisponibilità o di alienazioni a titolo gratuito.

Numerose, invece, le modifiche introdotte alla legge fallimentare ed al codice di procedura civile. In particolare, gli articoli da 12 a 17 intervengono in materia di procedure esecutive.

Da non sottovalutare è la modifica dell’art. 480, 2° comma, c.p.c. a cui è aggiunto il seguente periodo “l’atto di precetto dovrà contenere l’avvertimento che il debitore puo’, con l’ausilio di un organismo di composizione della crisi o di un professionista nominato dal giudice, porre rimedio alla situazione di sovraindebitamento concludendo con i creditori un accordo di composizione della crisi o proponendo agli stessi un piano del consumatore”.

Di impatto immediato, per tutte le possibili conseguenze tanto in termini economici quanto organizzativi, è la modifica all’art. 497 c.p.c. che riduce il termine di efficacia del pignoramento da 90 a 45 giorni.

Interventi anche sul processo civile telematico, con particolare riguardo al potere di certificazione di conformità degli atti notificati e delle modalità di attestazione di conformità.

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